1990-1995 TROMPE-L’ŒIL-SFUMATURA

La fase documentata ha origine dalla sperimentazione di materiali e strumenti “nuovi”, professionalmente impiegati nell’attività dell’illustrazione. La campitura del fondo o delle sue singole frazioni è stata fino a ora costantemente definita, piatta. In questo ulteriore sviluppo della ricerca emerge in modo determinante la perdita di tale omogeneità a favore di una sfumatura che introduce l’effetto ottico della tridimensionalità.
La stratificazione, che dagli anni sessanta era stata caratteristica operativa ma non percettiva del quadro, diventa all’opposto un effetto in trompe-l’œil, come se i fogli sovrapposti, prima trasparenti, si materializzassero, diventassero opachi. Siamo passati da un viaggio nella profondità del campo prima concettuale, alla sua allusione percettiva.
L’attenzione, prima centrata sul possibile sviluppo del sistema delle forme, accentua invece un interesse centripeto, a quanto accade nella singola composizione: si può allora parlare, metaforicamente, dell’acquisto di una dimensione “teatrale”, scenografica in cui interven-gono suggestioni e allusioni spaziali prima escluse dalla ricerca.